Il Monte Fumaiolo (1 408 m s.l.m.) è un monte situato tra Romagna, Toscana e Marche. È la vetta più elevata dell’Appennino cesenate. È noto poiché vicino alla sua vetta, a 1 268 m s.l.m., si trova la sorgente del Tevere.
L’origine più probabile del nome è quella più ovvia: Fumaiolo deriva dal termine “fumo”, poiché la sua vetta e le sue pendici sono spesso sovrastate da un pennacchio di nubi, le quali sembrano levarsi in cielo dalla vetta del monte. Un’altra accreditata ipotesi è la derivanza del nome da “flumen”, ovvero fiume, in quanto la montagna al suo interno ha un bacino di acqua che, oltre a quella del Tevere, da origine a numerose sorgenti.
Affiancato dal Monte Aquilone e dal Monte Comero, il Fumaiolo è famoso per le sue imponenti foreste di faggio, le cosiddette “Faggete”, che si possono percorre grazie a una rete di comodi sentieri transitabili a piedi e in mountain bike. Dalla cima del Monte Fumaiolo, e dal vicino Pratone della Briglia, si può godere di un panorama a perdita d’occhio su buona parte della penisola, dalla riviera romagnola alle colline toscane (fino alMonte Amiata), dalle vette dell’Appennino marchigiano (Alpe della Luna, Monte Nerone, Monte Catria) alle colline umbre e tutta la dorsale nord appenninica (Monte Falco, Monte Falterona) . Nelle giornate invernali più limpide si distinguono ad occhio nudo le vette innevate delle Alpi e si può vedere chiaramente la curva della Riviera romagnola fino alla laguna di Venezia.
Fino al XIX secolo, il territorio attorno al Monte Fumaiolo (che corrisponde all’odierno comune diVerghereto, in provincia di Forlì), faceva parte della Toscana. Nel 1927 il capo del governo fascista, Benito Mussolini, fece modificare i confini tra Provincia di Forlì e Provincia di Arezzo per includere la sorgente del Tevere nella prima. Ciò avvenne per chiari motivi di propaganda: l’idea era far nascere il “fiume sacro ai destini di Roma” nella provincia di nascita del Duce.
Per sancire l’importanza di tale avvenimento, fu organizzata un’imponente manifestazione pubblica e sul luogo dove sorge il Tevere fu inaugurato un monumento marmoreo con i simboli della Roma imperiale: l’aquila e la lupa capitolina. Nel paese di Balze di Verghereto fu posta una colonna proveniente dal Foro romano, ad indicare l’inizio della strada che sale verso il monte.
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